Dalle pagine de “La Nuova Ferrara” del 29 maggio 2000.
«Martina, un’asina simpatica destinata alla vittoria – Lo stendardo di San Maurelio alla staffiera Alessandra Zerbinati di San Benedetto
E’ sempre stata la corsa più caratteristica del Palio di Ferrara, quella in cui i ritmi si dilatano e rallentano mentre l’atmosfera ritorna ad essere quella del puro rinascimento, Stiamo parlando della corsa delle asine, sempre attesa con grande simpatia da contradaioli e soprattutto dai turisti che trovano simpatica e stravagante la gara attorno all’anello di Piazza Nova.
Il tutto perché le asine sono animali imprevedibili ed anche quest’anno a nulla sono valsi i lunghi minuti di preparazione che gli staffieri hanno dedicato affinché gli animali si abituassero all’ambiente e familiarizzassero con il terreno di gara. Dopo il primo giro già qualcuna ha rallentato trasformando la corsa in una tranquilla passeggiata mentre un’altra, invece di imboccare la strada giusta, ha abbattuto una transenna per dirigersi sul prato; ma lo staffiere, pronto, è balzato sulla groppa dell’asinella distratta, e l’ha ricondotta in pista terminando, anche con un’ottima andatura, i tre giri prestabiliti.
Ma la vittoria, però, si è visto fin dall’inizio era per Martina di San Benedetto condotta da Alessandra Zerbinati che ha portato così i successi, per San Benedetto, a quota due.
Ancor più soddisfazione quindi per i contradaioli che si sono recati per la seconda volta a ricevere il palio di San Maurelio realizzato di Giuseppe Siccardi»