La favola di Eco e Narciso tratta la celeberrima vicenda mitologica ellenica di Publio Ovidio Nasone nelle sue metamorfosi che avrà larga diffusione nei secoli seguenti fino a riproporsi in varianti rinascimentali. la vicenda si può suddividere in diverse storie che vanno ad incatenarsi tra loro:
- la ninfa Eco viene condannata a restare muta da Giunone, la gelosa moglie di Giove, cosicché ella può solo ripetere le ultime parole altrui.
- Il bel Narciso è un cacciatore superbo, bellissimo e felice fino a quando, come predisse Tiresia: “non conoscerà se stesso”.
- Eco si innamora di Narciso ma non può svelare il suo amore finché non trova l’occasione per manifestarglisi e abbracciarlo; ma Narciso la rigetta con disprezzo lasciandola in una disperazione che la conduce alla morte. Resta di lei solo la voce.
- Infine l’insensibile Narciso verrà il proprio volto per la prima volta in una fonte d’acqua e se ne innamorerà perdutamente. L’amore impossibile per se stesso lo porterà all’autoconsumazione mortale. Là, infine, dove scompare il corpo di Narciso, nascerà un fiore.